Spartito per cello

european standard; open reel ½; B/N; 13’57’’

Camera Michele Sambin, Paolo Cardazzo

Una videoregistrazione viene usata come spartito visivo e sonoro per una performance musicale. La realizzazione della video partitura è stata realizzata nel 1974 all'Università Internazionale dell'Arte (Venezia). La documentazione dell'esecuzione al violoncello è avvenuta alla Galleria del Cavallino.

Tratto dal mio testo Video memory di un artista da giovane

...E lì, nello studio veneziano, nasce subito la prima idea da verificare.
Posso creare con le cose che ho sottomano una partitura di immagini/segni che in un secondo tempo interpreterò musicalmente.
Quella delle immagini in movimento come partitura è una pratica che porto avanti già da qualche anno.
Con il cinema, quando il montaggio è finito, suono direttamente guardando le immagini. A volte registro, e questo diventa la colonna sonora del film, ma capita anche che suoni dal vivo in presenza degli spettatori come si faceva con il cinema muto.

Con il VTR visto che è impossibile montare, otterrò il ritmo con movimenti di macchina, gesti poco ortodossi su telecamera e zoom, o a camera fissa saranno gli oggetti ad essere mossi.
Una videoregistrazione viene usata come spartito visivo e sonoro per una performance musicale. La realizzazione della video partitura è stata realizzata nel 1974 all'Università Internazionale dell'Arte (Venezia). La documentazione dell'esecuzione al violoncello è avvenuta alla Galleria del Cavallino.
È la musicalità del gesto che associa il VTR ad uno strumento che suona le immagini (vedi Echos).

Solo una certa sfrontatezza mi permette di usare questo delicato oggetto in modo cosi poco ortodosso.
Nella seconda fase della realizzazione di spartito per violoncello sarà Paolo Cardazzo a stare dietro la telecamera facendone un uso “normale” e oggettivo. Registrerà la performance.

Nel '72 avevo presentato due miei film alla Galleria del Cavallino (Laguna, 1971; Blud'acqua, 1972) e in quell'occasione avevo conosciuto Cardazzo. Qualche mese dopo questa mia prima avventura con il video, Paolo era intervenuto ad un incontro all'U.I.A. e così avevo avuto modo di fargli vedere il mio video/spartito e di parlargli della seconda fase: l'esecuzione al cello.
“Nessun problema, venga da me in Galleria e registriamo la performance” mi dice, (faccio notare il “venga”). Paolo in tanti anni di intense relazioni a tutti noi, artisti del Cavallino, ha sempre dato del Lei. Un suo tratto di signorilità? Un grande rispetto per gli artisti?
Fatto sta che mi chiamava Maestro, ma lui era il direttore di una storica Galleria d'Arte e aveva 38 anni, mentre io di anni ne avevo avevo 23...

Siamo al Cavallino, forse viene tolto qualche quadro per creare uno spazio più neutro.
Tutto è molto semplice.
Cavalletto, telecamera e VTR. Quello di Paolo è il famoso Portapak Sony 1/2 pollice.
Il monitor che sostituirà il tradizionale leggio viene appoggiato su una panca, a fianco il registratore Akai, con il nastro della partitura a portata di mano dell'esecutore.
Sedia, cello. Nessuna luce. Possiamo andare. Parte la registrazione dell'esecuzione.
I vari brani non sono consequenziali sul nastro per cui ad ogni fine pezzo devo fare stop e andare al punto di inizio successivo. Con il video niente montaggio e quindi ho annotato il numeri del contagiri su carta da musica, quasi a ricordare che un tempo la musica si scriveva sul pentagramma, ora invece...

Tutto procede, io al violoncello, Paolo alla telecamera.
Squilla il telefono nell'ufficio della galleria. Io sono di spalle ma intuisco che Paolo è andato a rispondere abbandonando me e la telecamera. E io ora che faccio? Continuo? Continuo. Fine esecuzione e fine registrazione, ci possiamo parlare. “Bene”, dice lui, “buona la prima” e la mia timidezza mi impedisce di chiedere che cosa sia successo... quel suono del telefono sarà rimasto registrato... Da questo episodio capisco che sì, è vero che con il video si può cancellare e rifare tanto non costa nulla, ma è anche vero che la cosa più importante è aver registrato l'idea e se non è perfetta non importa, tanto il video è come un quaderno di appunti, basta annotare.

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