Questo lavoro segna una tappa fondamentale nella mia ricerca con il video. Per la prima volta, infatti, utilizzo un particolare sistema di mia invenzione: il videoloop. La tecnica, precedentemente utilizzata in ambito musicale, viene da me applicata al video e mi consente di realizzare infinite sovrapposizioni di immagini e suoni che si accumulano in tempo reale. Questo procedimento tecnico-poetico determinerà in seguito gran parte della mia produzione video e troverà la più corretta applicazione nelle video performance musicali.
Il video è in questo caso inteso come estensione espressiva del corpo dell’artista: nella realtà ho una sola bocca e una sola voce, in VTR&I posso avere molte bocche e molte voci.
camera: Michele Sambin e Andrea Varisco, Claudio Ambrosini
mixer video: Paolo Cardazzo